La ricotta è un prodotto lattiero-caseario di origine italiana conosciuto e apprezzato in tutto il mondo per la sua consistenza morbida e il gusto delicato. La sua produzione è un processo antico ma affascinante, arricchito non solo dalla storia e tradizione culinaria, ma anche dai numerosi benefici nutrizionali. Vediamo come viene realizzata la ricotta e come la si può conservare nel congelatore per un utilizzo successivo. Il processo di produzione della ricotta inizia con il siero di latte rimasto dalla produzione del formaggio. Questo viene riscaldato a una temperatura di circa 90 gradi Celsius. Successivamente si aggiunge sale marino o acido citrico per favorire la coagulazione delle proteine del siero. Questo processo provoca la formazione di una massa di piccoli grumi che galleggiano in superficie, e che saranno la futura ricotta. Una volta pronti, i grumi vengono raccolti delicatamente con un mestolo forato e trasferiti in cestini dove avverrà la fase di scolatura, eliminando il siero in eccesso. Questo complesso processo conferisce alla ricotta la sua caratteristica consistenza cremosa e liscia.
Ecco le proprietà benefiche della ricotta
Dal punto di vista nutrizionale, la ricotta è un vero e proprio toccasana. È costituita, nella sua essenza, da acqua – che rappresenta ben l’80% del suo peso totale – da proteine (il 10%), grassi (5%), calcio, potassio, sodio e zuccheri (questi ultimi in quantità pari all’1%).La ricotta si distingue per un quantitativo proteico davvero notevole che contribuisce a favorire il mantenimento e la crescita della massa muscolare. Il contenuto di proteine, inoltre, soddisfa il 20% del fabbisogno giornaliero proteico di un adulto medio.È, inoltre, un’alimento piuttosto povero di grassi rispetto ad altri tipi di formaggi e le proteine in essa presenti sono dette ‘nobili’ poiché comprendono tutti gli amminoacidi essenziali di cui ha bisogno il nostro organismo. Ma i benefici nutritivi della ricotta non finiscono qui. Questo straordinario formaggio è ricco di sali minerali come calcio, fosforo, zinco, selenio e vitamine A, B e D. Il calcio e il fosforo sono indispensabili per la salute delle ossa e dei denti, mentre le vitamine B2 e B12 hanno un’azione protettiva sul sistema nervoso.Un altro aspetto importante della ricotta riguarda il fatto che risulta essere facilmente digeribile, anche da parte di chi ha problemi di intolleranza al lattosio, grazie al ridotto contenuto di quest’ultimo. Inoltre, è consigliabile per le diete ipocaloriche per la sua capacità di dare un senso di sazietà, senza per questo appesantire eccessivamente l’organismo. È un alimento adatto anche per i vegetariani, poiché offre un’alternativa proteica alla carne. E’ importante, però, che la ricotta venga consumata fresca, il più presto possibile dopo l’acquisto e che venga conservata in frigo a temperature comprese tra 0 e 4 gradi centigradi.
Per quanto riguarda la conservazione, una buona opzione può essere quella di congelare la ricotta. Per farlo, basta porzionare la ricotta in contenitori adatti al congelamento, lasciando un po’ di spazio per l’espansione durante il congelamento. Si consiglia di consumare la ricotta congelata entro il periodo di un mese per mantenere la sua freschezza e qualità ottimali. Ricordate di scongelare la ricotta nel frigorifero per almeno 6 ore prima di utilizzarla. È bene sapere che la consistenza della ricotta potrebbe cambiare un po’ una volta scongelata, diventando un po’ più granulosa e meno cremosa. Tuttavia, ciò non influisce sul sapore e rende la ricotta perfetta per essere utilizzata in ricette cotte come lasagne, cannelloni o torte.
Infine, è importante ricordare che pur essendo un prodotto con un basso tenore di grassi, la ricotta rimane un derivato del latte e quindi è importante consumarla con moderazione, soprattutto in caso di intolleranze o allergie al lattosio. In sintesi, la ricotta è un prodotto alimentare dal ricco profilo nutrizionale, salutare e facilmente utilizzabile in molte preparazioni culinarie. Conoscere il procedimento di produzione e conservazione ci aiuta a comprenderne meglio il valore e l’importanza nella nostra dieta.