Siamo in vista dell’inverno e il primo freddo è ormai arrivato. Per questo motivo, in molte abitazioni, soprattutto di sera, si sta iniziando ad accendere il camino. Questo chiaramente ha portato tanti di noi a fare la scorta di legna da ardere per i prossimi mesi. Da non sottovalutare però, che ogni anno prima dell’arrivo dell’inverno con le sue temperature gelide, occorre aver effettuato i dovuti controlli a partire dalla canna fumaria. Inizialmente per accendere il caminetto senza problemi occorre sia utilizzare la legna giusta che munirsi di un accelerante come diavolina.
Come accendere il camino d’inverno
E’ molto importante conoscere come accendere il camino con l’arrivo del primo freddo. Nel dettaglio, per un’accensione agevole ci vogliono sicuramente rami e pezzi di legno dolce. Possiamo utilizzare ad esempio quello di abete o di pino, che in un primo momento brucia rapidamente con una fiamma abbastanza alta. Inoltre, occorre anche sapere che quando accendiamo il camino a casa, bisogna mettere la legna dura sotto e la legna a strati sopra. Ci serve poi la diavolina per l’accensione.
Per quanto riguarda il problema inquinamento invece, da un lato è vero che il caminetto viene alimentato con un biocombustibile rinnovabile, ma dall’altro c’è anche un punto debole. Quale? Questo è rappresentano dalla produzioni di fumi, che non devono essere mai respirati, e di polveri sottili. Inoltre, per colpa delle emissioni di monossido di carbonio, il caminetto deve sempre rimanere acceso quando è presidiato. Quindi, non dobbiamo mai lasciare il camino acceso, aspettiamo che si spenga prima di andare a dormire. Detto ciò, vediamo adesso quale legna utilizzare per accendere il caminetto in maniera salutare riducendo tutte o quasi tutte le emissioni di agenti inquinanti.
Alcuni consigli da seguire per non inquinare l’aria
In particolare, vogliamo dirvi come minimizzare l’emissione di polveri sottili e di fumi con il caminetto acceso. A fare la differenza sono sicuramente queste due cose: la temperatura di combustione e la qualità della legna. Se infatti, la fiamma del caminetto è alta e c’è un buon tiraggio, l’emissione di polveri e di fumi è praticamente trascurabile.
Questo invece non succede quando invece, nel caminetto a bruciare c’è una legna umida o che, comunque non è sufficientemente stagionata. La legna migliore che non inquina è quella stagionata dai 18 ai 24 mesi. In ogni caso abbiamo sicuramente la possibilità di scegliere tra la legna dolce di pino, di salice o di pioppo. Mentre la migliore legna dura è quella che si brucia lentamente, è possibile scegliere tra quella degli alberi da quercia o di faggio. Concludendo, dopo questi consigli, sarete sicuramente più consapevoli e informati su come accendere il camino per il primo freddo gelido invernale.